LA NOSTRA STORIA
Lo Junior Parma Baseball Club è nato più di vent’anni fa, per la precisione il 28 Giugno del 1983, grazie all’impegno di otto appassionati che, a coronamento di un grande impegno personale, ne hanno ufficializzato la costituzione.
A quell’epoca la società non si chiamava ancora Junior Parma B. C. , il nome di nascita era LUBIANA B.C., in riferimento al nome del quartiere di origine; il nome attuale data ufficialmente 24 Ottobre 1991.
Dalla fondazione al 1985 lo Junior Parma B.C. si occupa solamente dello sviluppo del settore giovanile, questa attività porta, come naturale conseguenza, all’iscrizione nel 1986 di una squadra di giovanissimi al campionato seniores di Serie B.
Intanto quei ragazzi sono cresciuti ed altri si sono aggiunti, fino a che, nel 1996, la squadra formata da atleti provenienti esclusivamente dal proprio vivaio, vince il campionato di serie B e raggiunge la promozione in serie A2.
Rimanere in Serie A2 per un lungo periodo non è semplicissimo, lo dimostrano le molte squadre che ci sono arrivate, per poi retrocedere in poco tempo, non è il caso dello Junior Parma, grazie proprio al non dover ricorrere a giocatori provenienti dall’esterno, se non in casi sporadici, non ha mai subito retrocessioni fino al 2008 ed ha continuato sulla strada dell’inserimento dei propri giovani.
Nel frattempo le categorie giovanili hanno continuato a mettersi in luce ed a sfornare talenti, così nell’arco della propria storia, lo Junior Parma può vantare un palmares di tutto rispetto, risultati che anche società molto più celebrate non riescono ad eguagliare:
La militanza nel campionato di serie A2 è proseguita fino al 2008, l’anno della retrocessione, evitabile, ma comunque subita contro squadre infarcite di professionisti provenienti dall’estero.
Inoltre, tenendo conto della politica della società che permette agli atleti che maggiormente si sono messi in evidenza di accedere alla serie superiore, ottiene il duplice risultato di continuare a ringiovanire i ranghi della prima squadra e di divenire il “fornitore” principale di atleti delle società di serie A1 limitrofe.
Dopo un campionato di serie B, nel 2009, in cui lo Junior Parma è risultato vincitore del proprio girone e sconfitto in gara 5 dei playoff da una squadra che, come quasi tutte le altre si avvaleva di professionisti stranieri, lo Junior Parma è entrato a far parte della Franchigia di Parma, gestendo la squadra di seconda divisione, IBL2D, nella nuova lega chiamata IBL.
Questo significa che oggi lo Junior Parma rappresenta nella franchigia l’equivalente di una squadra di Minor League americana. La mission, evidenziata dal contratto che lega le società è quello di formare i giocatori di talento per renderli pronti all’inserimento al massimo livello del Baseball italiano, cioè la IBL1. Questo è già avvenuto e sono vari i giocatori cresciuti nello Junior, che hanno “assaggiato” il campo in IBL1, fino al punto che due di loro sono già entrati stabilmente nel roster della squadra campione d’Italia del 2010.
Nel 2004 nasce Junior Braves A.S. una polisportiva che si costituisce con la missione di impegnarsi nello sviluppo delle attività giovanili, partendo dal Baseball, ma senza porsi limiti di attività, per divenire un centro di aggregazione giovanile sempre più importante nell’ambito cittadino.
L’età dei bambini che hanno iniziato a giocare con Junior Braves si è andata sempre più riducendo, fino al punto di iniziare con bambini di meno di 5 anni, sempre con l’obiettivo di farli divertire e dargli quello stimolo psico-motorio sempre più necessario nell’epoca della Playstation. I risultati non si sono fatti attendere ed oggi, dopo pochi anni possiamo verificare i risultati positivi ed i benefici effetti sui bambini stessi, che si muovono con maggiore proprietà, rispetto ai pari età che non hanno avuto questa opportunità.
“Il modo in cui una squadra gioca nel suo insieme ne determina il successo. Si può avere il più grande gruppo di stelle che prese singolarmente sono i migliori del mondo, ma se non giocano insieme come una vera squadra, il club non varrà un centesimo.”
(BABE RUTH)