Termina la prima metà del campionato con altre due vittorie per lo Junior Parma, il quale nella giornata di domenica si è imposto sul Piacenza con due vittorie per 9-2 e 14-9, consolidando di fatto il secondo posto nel girone.

Una difesa solida, guidata da un monte di lancio efficace e capace di dialogare con il resto della squadra, ed un attacco praticamente travolgente, autore di ben 10 valide in gara1 e di 15 in gara2, sono stati ancora una volta i punti di forza di una squadra che non è mai stata sotto con il punteggio -se non per un inning nella partita pomeridiana, ma questione di un attimo- e che è sempre riuscita a fare il proprio gioco divertendosi ma anche prestando tanta attenzione alle occasioni presentatesi. Prove esemplari sono state sicuramente quelle di Maioli, subentrato a Scialpi nella prima metà di gara1 per un brutto infortunio di quest’ultimo, e di Leoni, autore in gara2 di un doppio e di un fuoricampo, chiudendo così la propria partita con una media 1000 nel box di battuta. Da manuale è stato anche il monte di lancio in generale, con Corsaro che al mattino ha svolto il suo “solito” lavoro e con Mulazzi che nella partita del pomeriggio ha fornito un grande aiuto alla squadra, in una maniera che si potrebbe definire ormai abituale per lui. Ed è proprio Mulazzi ad ammettere che «un punto di forza della squadra è sapere che un lanciatore è supportato da un solida difesa: questo permette a noi sul monte di concentrarci molto di più sul battitore e sui lanci, senza ulteriori preoccupazioni». Questo è probabilmente uno dei segreti dei successi della squadra fino ad ora, successi che si dovrà essere bravi a replicare nel ritorno, sapendo che «non sarà per niente facile perché incontreremo di nuovo squadre che abbiamo già battute e proprio per questo dovremo stare molto attenti a non sottovalutarle. Tuttavia, sono molto fiducioso del forte legame che si è creato tra noi giocatori e soprattutto del sostegno reciproco che c’è tra noi un po’ più “vecchietti” ed i ragazzi alle prime esperienze in Serie B».

 

D.C. (foto P.Maioli)