Nella duplice sfida al vertice di domenica -sfida valida per il momentaneo primo posto- lo Junior Parma si divide il bottino con il Poviglio capolista, lasciando di fatto invariata la situazione classifica.

In una gara1 bloccata sul punteggio di 1-1 fino all’ottava ripresa e tramutata in vittoria solo nella parte finale di partita con tre punti segnati dai padroni di casa, la squadra del manager Rozzi si è comportata egregiamente, tenendo testa agli avversari e sfruttando tutte le occasioni possibili, per non parlare di una difesa che ha svolto il suo lavoro a sostegno di un buon monte di lancio. Per quanto riguarda il box di battuta, anche qui è lecito ammettere che il lavoro sia stato fatto da entrambe le parti, sebbene le valide totali non abbiano raggiunto neanche la doppia cifra.

Di altra pasta è stato l’incontro del pomeriggio. Nonostante la vittoria mattutina, lo Junior non è riuscito a sfruttare l’occasione d’oro per una doppietta e si è visto così superare 13-7 dagli avversari, i quali hanno potuto mantenere un lieve distacco in classifica. Pur sfruttando alcuni errori della squadra ospite (ma anche regalando troppo a quest’ultima), le numerose disattenzioni in difesa non hanno di certo giovato, in particolare al monte di lancio, che dal canto suo si è comportato bene contro le mazze avversarie, in particolare Bertolini.

Qualche considerazione viene anche da Gabriele Casalini, lanciatore che si è distinto nella vittoria di gara1 lanciando le prime quattro riprese e che a posteriori ammette di aver visto «un gruppo affiatato e deciso nella prima partita, capace di giocarsi il primo posto ad armi pari con il Poviglio, ma che ha avuto qualche difficoltà in più nel pomeriggio. Anche in gara2 tutto si è deciso all’ottava ripresa e purtroppo in questo caso per noi è stato un duro colpo perché dal vantaggio siamo passati alla sconfitta. Abbiamo visto di essere soggetti a questi cali da una gara all’altra e ci dobbiamo lavorare tanto».

C’è quindi consapevolezza delle proprie debolezze  e di come provare a mutarle in meglio, così come c’è consapevolezza dei propri mezzi e del fatto che, passo dopo passo, raggiungere quel primo posto non è poi un’impresa tanto impensabile.

 

D.C. (foto P.Maioli)